Melfi cosa vedere nel simbolo del Medioevo
L’Italia è un paese ricco di storia, cultura, e bellezze naturali. Ogni anno, milioni di turisti da tutto il mondo vengono attratti dalle città più famose come Roma, Venezia e Firenze. Ma ci sono molti luoghi meno noti, spesso nascosti tra le colline o le montagne, che offrono una bellezza e una tranquillità uniche. Tra questi ci sono i borghi, piccoli centri abitati che conservano un patrimonio culturale e architettonico spesso poco conosciuto, Melfi in Basilicata, è uno di questi borghi, con un centro storico affascinante, che merita di essere scoperto e valorizzato.
Nonostante la sua ricchezza storica e le sue bellezze paesaggistiche, Melfi rimane ancora poco considerata dai turisti, e spesso ignorata dalle guide turistiche. In questo articolo, esploreremo i tesori nascosti di Melfi, sottolineando l’importanza di promuovere e preservare queste gemme poco conosciute del nostro patrimonio culturale.
Melfi è una città situata nella regione della Basilicata, nel sud dell’Italia. Si trova in provincia di città di Potenza e si estende su una superficie di circa 205,2 km² quadrati.
Città antica che ha una lunga storia che risale al periodo della Magna Grecia. Fu un importante centro romano e nel medioevo divenne la sede dei principi normanni e degli imperatori Svevi.

Perché visitare Melfi
Se siete appassionati di storia, architettura e paesaggi naturali, Melfi rappresenta una tappa imprescindibile da includere nelle future destinazioni dei vostri viaggi.
La città è dominata dal suo imponente castello, il Castello di Melfi, che fu costruito nel XII secolo. Il castello è stato ampliato e ristrutturato nel corso dei secoli ed è uno dei principali siti turistici della città. All’interno del castello si trova il Museo Nazionale Archeologico di Melfi, che espone importanti reperti archeologici risalenti all’epoca romana e medievale.
Castello di Melfi
Tra le cose da vedere a Melfi c’è questo castello situato nella città, è uno dei più antichi e ben conservati d’Italia. Il castello si trova a breve distanza dal monte Vulture, costruito su una collina che domina il territorio circostante e protegge la città. È composto da otto torri, tra cui la Torre dell’Orologio. E’ famoso per la sua architettura medievale e per la sua posizione dominante sulla città. Qui il medioevo si respira in ogni angolo del castello, ma anche il borgo di Melfi, con il suo passo lento, ricorda i secoli che scorrono nel tempo. L’architettura del castello è particolarmente interessante e gode di una bellissima posizione sulla città di Melfi e dintorni.
Cosa vedere nei dintorni di Melfi
Immersi in questo incantevole paesaggio si trovano i laghi di Monticchio e la Riserva Regionale, che si sono formati nel cratere dell’ormai spento vulcano Vulture. A completare il suggestivo panorama ci pensa l’Abbazia di San Michele, edificata sulle pendici della caldera.

Strepitosa la collezione archeologica, il cui pezzo forte è costituito dal sarcofago di Rapolla, un reperto di inestimabile bellezza.

Al suo interno, troviamo un museo, dove sono custoditi numerosi reperti degli scavi della zona del Vulture.
Cosa visitare a Melfi : Cantina Carbone (Vini)
Private Vulture
Una bella storia di terra, vino e umana essenzialità. Immersione in una dimensione onirica: questa è la cantina Carbone, nel cuore del borgo antico di Melfi.

Custodisce la storia di due fratelli vignaioli che lavorano per ridare un senso ai vini del territorio.
Interessante visita con degustazione vini e assaggio di tipicità del territorio.
Se passate per Melfi, la sosta è obbligatoria.
Chiesa Rupestre di Santa Margherita
Si dice che la “Cappella Sistina delle Chiese Rupestri” sia a Matera, ma questa cripta a Melfi è sicuramente un gioiello da scoprire, se si è nei paraggi, soprattutto perchè contiene l’unico ritratto di Federico II di Svevia di tutta l’antichità! Una chiesa, cripta scavata nel tufo e completamente affrescata (1300) con temi e immagini cristiane. Si trova a 2 chilometri percorrendo la strada che dalla stazione di Melfi porta a Rapolla, sotto la diramazione che scende al cimitero di Melfi.
Risale al 1200, e all’interno si trovano affreschi che rappresentano cosa succede con la morte, si diventa scheletri e la carne viene mangiata dai vermi.

Entrando nella grotta non potete non provare meraviglia per tanta bellezza!!! Bisogna prendere contatti con la guida locale (basta chiedere ad un info.point) e prenotare la visita.
La guida attraverso una spiegazione accurata ed approfondita, vi permetterà di apprezzare il luogo, contestualizzandolo dal punto di vista storico, sociale e religioso.
Museo Diocesano E Palazzo Vescovile
Il Palazzo Vescovile di Melfi (con il Museo Diocesano all’interno) è una delle attrazioni più interessantI del luogo. Gestito con cura e amore da volontari del posto, affascinante per il giardino e le sale interne. Al piano superiore quadri, mobili , oggetti sacri e sale mirabilmente affrescate.

La sala degli stemmi è un vero gioiellino con affrescature che richiamano la Cronotassi degli inquilini della ‘Dioecesis Melphiensis-Rapollensis-Venusina’. Dal Grafema numerico in evidenza si può notare uno stile di numerazione tardo medioevale. Un palazzo da non perdere la visita, in modo da capire la storia di Melfi attraverso uno dei principali luoghi di potere della città.
Cattedrale di Santa Maria Assunta
Questa Cattedrale, iniziò ad essere costruita nel 1076 per volere di Roberto il Guiscardo. Del suo passato normanno è rimasto ben poco per via dei terremoti e dei ripetuti restauri che hanno reso il suo attuale aspetto prettamente barocco, a eccezione del campanile, eretto nel 1153 per ordine di Ruggero II. E’ dedicata alla Madonna di Nazareth. La facciata bianca è divisa in due piani da un cornicione; sia la parte superiore che inferiore sono attraversate da lesene con capitelli corinzi.

Al centro, il portale in pietra bianca è sormontato da due angeli che sorreggono una cornice ovale. L’interno è a tre navate divise da due file di colonne a base quadrata, da cui prendono origine cinque archi. Sulla destra ci sono sei preziosissime cappelle, mentre sulla sinistra quattro. Nella parte posteriore dell’altare, il corpo di S. Teodoro martire. La Cattedrale di Melfi è maestosa, con diversi affreschi e pitture.Accanto si erge un imponente campanile .La cattedrale è un fiore all’occhiello della città di Melfi.
Villa Comunale Ascanio Sibilla
Il cuore verde di Melfi , è questo viale da passeggio, panchine per il relax, parco giochi attrezzato per i bambini: tutto immerso in tanto verde manutenuto con grande cura.
Alla sera, in occasione della sagra della varola, diventa lo scenario per spettacoli di artisti di strada.

A ridosso del centro storico questo polmone verde è un piacevole momento di relax, dove sostare in tranquillità.
Chiesa Rupestre della Madonna delle Spinelle
E’ un luogo antichissimo, dove sono state ritrovate tracce di chiese piu’ antiche. Da qui pare siano partite le truppe normanne di Tancredi e del terribile Boemondo d’Altavilla alla volta di Gerusalemme per liberare ” lo sancto sepulcro ” e dove cominciava la prima crociata.
Convento dei Cappuccini
Dal piazzale antistante la chiesa del convento dei Cappuccini, si ha una veduta spettacolare di Melfi e del suo castello, nel punto in cui termina la via Crucis a piedi; inoltre nel piazzale si trova una grande statua che raffigura Papa Urbano II venuto a Melfi nel 1089 per il III Concilio e nella parte sottostante sono raffigurati Roberto il Guiscardo ed i papi Onorio III, Innocenzo II, Pasquale II, Gregorio II, Alessandro II, Niccolò II, S. Leone IX e Giovanni Paolo II con tutte le date dei vari concili tenuti a Melfi: un pezzo di storia importante.
In conclusione, la visita a Melfi può essere un esperienza straordinaria. La città ha una bellezza rustica che trasuda storia e cultura, e ha dimostrato che non è necessario visitare le città più famose per sperimentare la bellezza dell’Italia.
Le strade acciottolate, i vicoli stretti e i monumenti storici di Melfi ci hanno dato un’immersione autentica nella vita di una città italiana. Il nostro virtual tour ci ha anche permesso di scoprire le bellezze naturali di questa cittadina.
Ma più di tutto, la visita a Melfi ci ha mostrato che ci sono ancora molti luoghi poco conosciuti in Italia che meritano di essere scoperti e apprezzati. È importante promuovere questi borghi, non solo per attrarre i turisti, ma anche per preservare il patrimonio culturale e storico del nostro paese. In definitiva, se avete la possibilità, vi consiglio di visitare Melfi e di scoprire la bellezza di questa città nascosta tra le montagne della Basilicata.